Lotta contro la morte, ridotta pelle e ossa da una serie misteriosa di allergie alimentari, respiratorie e da contatto dopo aver fatto vaccino anti-influenzale 5 anni fa. E la storia drammatica di Rossella Madonia, giovane fisica palermitana di 34 anni, che chiede aiuto con lettera disperata.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
Mi chiamo Rossella Madonia,
sono nata il 5 giugno 1981 a Palermo, sono laureata in Fisica. Ho vissuto un’infanzia serena, sempre curiosa e con la testa rivolta all’insù al cielo, l’infinitamente grande e verso ciò che non possiamo vedere, l’infinitamente piccolo.
Fin da bambina ho sempre amato stare circondata dalla natura. Mi addormentavo spesso in campagna accanto a papà odorando il profumo della terra e guardando le stelle mentre lui mi faceva conoscere le costellazioni.
Ho amato per tutta la vita circondarmi di animali, amici fedeli e sempre instancabili e presenti.
Ho amato praticare sport e per molti anni c’è stato solo il Taekwondo nel mio cuore.
Il mio stato di salute era normale.
Al momento presento gravissimi problemi immunologici, il mio sistema immunitario si rivolta repentinamente contro le più piccole dosi di allergeni ed ha sviluppato una componente autoimmune.
Ho una forma di asma allergico complicato dall’impossibilità di non poter utilizzare molte medicine.
Ho gravi problemi all’apparato gastro-intestinale, problemi nella coagulazione del sangue.
Ho provato a fare i vaccini desensibilizzanti, anche diluiti, di ogni tipo ma dopo pochi giorni le mie condizioni si sono aggravate ed ho dovuto sospenderli.
Negli anni ho più volte avuto angioedemi e shock anafilattici ma da aprile, al presentarsi della Primavera, il mio corpo ha reagito violentamente e ho cominciato a presentare quotidianamente angioedemi alla bocca e alla laringe e faringe di tipo istaminergico che non è stato possibile trattare con le medicine e che mi hanno costretta all’isolamento totale forzato in una stanza accuratamente pulita all’interno di casa mia, evitando per quanto fosse possibile i contatti che potessero espormi ad allergeni.
Non ho avuto aiuti dalla Sanità, non mi è stata somministrata nessuna flebo per un supporto alimentare, non ho avuto nessun accesso ad alcun day-hospital e mi è stato detto chiaramente che non c’è una terapia. In questi mesi ho avuto un’infezione all’orecchio che poteva portarmi alla meningite e nessun presidio ospedaliero si è preso la responsabilità di somministrarmi l’antibiotico per paura di avere noie burocratiche se fossero insorte gravi reazioni allergiche.
I pochi veri amici che mi sono rimasti non possono venire a trovarmi, i miei familiari non possono neanche abbracciare per consolarmi.
La mia famiglia è devastata, da tutti i punti di vista, perché siamo stati lasciati da soli.
I miei genitori hanno vissuto questa situazione pesantissima dal punto di vista psicologico, fisico: hanno pianto, si sono disperati e hanno dovuto dissanguarsi economicamente per far fronte a tutte le spese che potessero tenermi in vita o placare i miei dolori fisici.
A causa del mio aggravamento non si ha una stima del periodo che dovrò trascorrere al centro: tutto dipende dal tempo che occorrerà al mio organismo, sottoposto ai trattamenti, affinché non sia più in pericolo di vita e recuperi un minimo di tolleranza.
Si pensa ad un periodo di almeno sei mesi se non superiore ed i costi sono elevatissimi.
Ormai mi restano 3 mesi di vita qui in Italia, prima che arrivi la prossima primavera. Non c’è nessuna possibilità che io riesca a superarla visto la drammaticità della mia situazione attuale.
Vi prego di prendere a cuore il mio problema e di aiutarmi ad affrontare questo viaggio perché non voglio morire ed a lungo io e la mia famiglia siamo stati ignorati.
Vi prego di diffondere questo messaggio il più possibile.